René Guénon nacque a Blois, in Francia, il 15 novembre 1886 e morì al Cairo, in Egitto, il 7 gennaio 1951. Sebbene fosse ben noto nei circoli intellettuali francesi sin dai primi anni tra le due guerre, le sue opere inizialmente rimasero quasi sconosciute nel resto d’Europa e nel mondo. È solo dagli anni ’40 che sono cominciate a comparire traduzioni serie delle opere più importanti in vari paesi, come Inghilterra, Italia, Spagna e Argentina.
Sentiva necessario mettere per iscritto gli insegnamenti che aveva portato alla luce e il suo pensiero, al fine di confutare gli attacchi e le insinuazioni che gli venivano rivolti da più parti. Chiamare questo pensiero “suo” è una figura retorica, in quanto era profondo oltre ogni distinzione di soggetto e oggetto, e non si sarebbe conformato a nessuna etichetta attuale o sistema di classificazione.
Non era infatti un “orientalista”, anche se l’Oriente spirituale non aveva segreti per lui. Né era un “filosofo”, per quanto il suo pensiero fosse espresso in un linguaggio razionale che ne garantiva la posizione di scrittore di eccezionale chiarezza e potenza. Né tantomeno un “occultista” (essere chiamato così lo irritava immensamente), sebbene spesso dai suoi scritti emergessero argomenti proibiti dall’orizzonte ristretto della scienza moderna. Si potrebbe dedurre dalle sue opere che forse avrebbe accettato di essere descritto come un “metafisico”, se questa parola non fosse anch’essa una di quelle che evoca nelle persone immagini troppo false per essere usata senza precauzione.
Non c’è dubbio, però, che Guénon sia stato, in questa fase finale del Kali-Yuga che l’umanità sta vivendo, uno degli interpreti più precisi delle dottrine tradizionali. La sua opera è di tale ampiezza che può essere confrontata solo con quella di giganti intellettuali e spirituali come Shankaracharya o Mohiyud-Din ibn-Arabi.
René Guénon, unico figlio di Jean-Baptiste Guénon, architetto, e Ann-Leontine Jolly, trascorse la sua infanzia e prima adolescenza a Blois, ricevendo la sua prima educazione da una zia materna insegnante. Successivamente studiò alla scuola di Notre-Dame des Aydes, un’istituzione gestita da insegnanti religiosi. Nel 1902 si trasferì al Collège Augustin-Thierry, ottenendo il baccalaureato l’anno successivo in Lettere-Filosofia. Nel 1904 si trasferì a Parigi, dove studiò matematica superiore al Collège Rollin. Intorno al 1906 abbandonò il corso accademico, si dice per via della sua salute delicata.
L’interruzione dei suoi studi accademici fu seguita da un periodo ricco di incontri e scritti. Nel 1909 fondò La Gnose, una rivista in cui apparvero i contorni di alcuni dei suoi libri più importanti: Simbolismo della Croce, L’Uomo e il suo Divenire secondo il Vedanta, e Principi del Calcolo Infinitesimale. Nel 1910 incontrò il pittore svedese John-Gustaf Agelii, che aveva abbracciato l’Islam nel 1897 con il nome di Abdul Hadi, ed era stato iniziato al Tasawwuf (Sentiero Spirituale Islamico) dal Sheikh Abder-Rahman Elish el-Kebir, RA.
La Gnose cessò di essere pubblicata nel febbraio 1912. L’11 luglio dello stesso anno, Guénon sposò la signorina Berthe Loury a Blois e, sempre nello stesso anno, si convertì all’Islam assumendo il nome di Abd-ul-Waheed Yahya, RA. Nel periodo 1913-1914 incontrò un indiano, Swami Narad Mani, che gli fornì un dossier sulla Società Teosofica. Fu senza dubbio questo materiale, almeno in parte, che utilizzò per redigere una critica penetrante di quella organizzazione, intitolata Teosofia, una Storia di una Pseudo-Religione.
Durante gli anni 1915-1919, Guénon insegnò filosofia al Collège Saint-Germain-en-Laye, visse per un periodo a Blois e fu docente di filosofia a Sétif, in Algeria. Da lì tornò a Blois e poi a Parigi.
I suoi primi due libri, Introduzione Generale alle Dottrine Indù e Teosofia, una Storia di una Pseudo-Religione, uscirono nel 1921, seguiti nel 1923 da L’Errore Spirituale. Nel 1924 (e fino al 1929), tenne corsi di filosofia al Collège Saint-Louis. Sempre nel 1924 presiedette un incontro che riuniva Ferdinand Ossendowski (autore polacco di un libro sui suoi viaggi in Mongolia e Tibet che aveva suscitato molto interesse qualche anno prima), Gonzague True, René Grousset e Jacques Maritain. Orienti e Occidenti apparve nel 1924.
Nel 1925 fu associato alla rivista cattolica Regnabit, diretta da padre Anizan, a cui era stato presentato dall’archeologo Louis Charbonneau-Lassay di Loudun; questa collaborazione durò fino al 1927. Altri due libri, L’Uomo e il suo Divenire e l’Esoterismo di Dante, apparvero nel 1925, seguiti nel 1927 da due ulteriori opere: Il Signore del Mondo e La Crisi del Mondo Moderno.
La moglie di Guénon morì il 15 gennaio 1928. Nello stesso anno iniziò una collaborazione con la rivista La Voile d’Isis, che nel 1933 cambiò nome in Etudes Traditionnelles. Nel 1929 pubblicò due libri: Autorità Spirituale e Potere Temporale e il breve studio San Bernardo.
Nel 1930 Guénon lasciò la Francia per l’Egitto, dove si stabilì permanentemente al Cairo e nel 1934 sposò la figlia del Sheikh Muhammed Ibrahim, RA, da cui ebbe quattro figli (due maschi e due femmine), l’ultimo dei quali nato postumo. Tutte le sue altre opere furono scritte durante il suo soggiorno in Egitto dal 1930 al 1951, anno della sua morte all’età di 65 anni. In questo periodo pubblicò Il Simbolismo della Croce (1931), Gli Stati dell’Essere (1932), Metafisica Orientale (1939), Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi (1945), Prospettive di Iniziazione, Principi del Calcolo Infinitesimale, e La Grande Triade (1946).
Dopo la sua morte sono stati pubblicati numerosi libri che raccolgono articoli di Guénon che non erano stati inclusi nei libri che scrisse lui stesso nelle sue opere “principali”. Questi sono stati messi insieme secondo i criteri dei vari editori. Iniziazione e Realizzazione Spirituale apparve nel 1953, come sequel di “Prospettive sull’Iniziazione”. Nel 1954 apparve Prospettive sull’Esoterismo Cristiano; nel 1962 Simboli Fondamentali della Scienza Sacra; nel 1964, Studi sulla Massoneria e l’Ordine dei Cavalieri, un’antologia di quasi tutti gli scritti di Guénon sulla Massoneria e i suoi simboli pubblicata nella rivista Etudes Traditionnelles. Nel 1967 apparve Studi sull’Induismo, seguiti da Forme Tradizionali e Cicli Cosmogonici nel 1970, Rassegne e Prospettive sull’Esoterismo Islamico e Taoista nel 1973, e Miscellanea nel 1976.
Abbiamo apportato poche modifiche alla biografia originale di René Guénon, che ci è stata inviata personalmente da uno dei traduttori più prolifici delle opere di René Guénon, che morì nel 2005. Lui, insieme a un gruppo selezionato di compagni, scoprì le opere di René Guénon durante il loro periodo universitario a Torino, in Italia, verso la fine della Seconda Guerra Mondiale. Sembra che pochi di questi studenti abbiano avuto incontri personali con René Guénon al Cairo. Quando il momento fu giusto, René Guénon influenzò l’invio a Torino di un’altra personalità francese convertita, che abbracciò l’Islam e il tasawwuf e fu selezionata come Pir dell’ordine Shadzilyte dopo sei anni di intenso addestramento. Verso la fine degli anni Cinquanta, il lavoro di questo Pir e di quegli studenti originari produsse una tariqat che aveva un profilo estremamente basso in una città come Torino, dove c’era una proliferazione di società segrete eterodosse e false, spiritualisti, praticanti di magia nera e satanisti con un numero incontabile di evocazioni spirituali e cerimonie di magia nera settimanali. La tariqat rappresentava la luce (nur) di Allah SWT in questo scenario sinistro e la mujahida (lotta nel cammino di Allah SWT) di questo Pir produsse i suoi frutti, conquistando anche il controllo di una Loggia Massonica nella massoneria molto conservatrice e influenzata dal bigottismo di Torino. Questo sforzo era in completo rispetto e direzione dei concetti di René Guénon di ristabilire un’élite spirituale in Occidente, poiché l’Occidente aveva visto le sue fonti spirituali sequestrate dalla politica ostinata del Vaticano e dei suoi seguaci. Ma il capolavoro del lavoro collettivo prodotto dall’interazione dei membri nascosti della tariqat e dei membri nascosti della Loggia Massonica fu la produzione della Rivista di Studi Tradizionali (RST), che iniziò la sua attività nel 1963 e si chiuse nel 2004, coprendo quasi un lustro. Un lustro in cui la luce della conoscenza fu deposta in Occidente nella città magica di Torino. Abbiamo avuto la grande fortuna della nostra vita di godere della compagnia e dell’amicizia di diversi membri della Loggia e della tariqat, senza sapere chi appartenesse a cosa, ma non era essenziale. L’essenziale era la luce della conoscenza che emanava da ciascuna di quelle personalità meravigliose. Era come rivivere nel piccolo microcosmo in cui queste personalità eccezionali operavano la leggenda di re Artù e dei suoi cavalieri, il Santo Graal era a portata di mano in una città dove tutte le varietà di pseudo-savants autoproclamatisi cercavano ostinatamente il Santo Graal in una statua eretta di fronte a una chiesa in una delle piazze più belle (Piazza Gran Madre) di Torino. Purtroppo abbiamo avuto solo l’opportunità di respirare un po’ dell’essenza emanata da queste personalità quando, per Volontà di Allah, la vita terrena del Pir fu presa indietro e lui, RA, passò. La sua morte segnò l’inizio di un periodo nero che evolse gradualmente in divisioni e accuse reciproche tra due fazioni. La divisione è opera di Satan-rageem e il rifiuto di accettare la direzione di un Pir, anche al suo ultimo respiro su questa terra, equivale a disobbedienza ad Allah SWT, che è l’opera di Iblis trasformato in Satan-rageem. Fortunatamente, siamo passati oltre quel periodo lontano da quelle lotte e in noi rimane il ricordo dell’acme dell’attività del gruppo che produsse la RST. A René Guénon e a quelle personalità sentiamo un debito che è così vicino a quello che sentiamo nei confronti del nostro Maestro Spirituale, HHH Pir Karam Shah Al-Azhari, RA, che non esitò a dare la sua mano alla nostra mano peccatrice trasformando un conglomerato di terra in un granello di polvere nel cammino di Allah SWT. Ci è stato dato il soprannome di “Pir d’Italia” da HHH Pir Amin ul Hasnat Shah Sahab, che Allah Onnipotente sia sempre soddisfatto di lui, ma confessiamo il nostro sentimento di essere “Mr. Nobody” di fronte alla personalità e al lavoro di quel Pir di Torino e dei suoi discepoli giusti (cioè quelli che gli obbedirono dopo la sua morte) che hanno comunque lasciato un’eredità nel cammino di Allah SWT per chi cerca la Verità. I loro articoli sulla RST sono capolavori e segni chiari per chi vuole percorrere il cammino della Haqiqah. È per questo motivo che ci sentiamo immensamente debitori verso René Guénon e al suo sacrificio nello scrivere sulla Metafisica per tutta la sua vita terrena. Il Pir di Torino e coloro che contribuirono alla RST mostrarono a tutti coloro che li contattarono un amore e un’affezione straordinari, al punto che tutti si sentivano assorbiti e arricchiti dalla loro compagnia. Era un tipo di amore e affetto estraneo alla mente occidentale e alla nostra mente personale di quei giorni, in particolare.
La storia è piena di personalità occidentali attratte dall’Oriente nel tentativo di percorrere il cammino dello spiritualismo e di tornarne indietro a causa di varie circostanze, confermando indirettamente con il loro fallimento che “Oriente è Oriente e Occidente è Occidente”, come scrisse Rudyard Kipling e che René Guénon ricordò magnificamente nel suo libro Orienti e Occidenti. Ad esempio, René Guénon aveva una profonda ammirazione per Matgioi e il suo lavoro, ma sentiamo che provava una tristezza profonda nel considerare che Matgioi, dopo la sua esperienza vietnamita, tornò al suo nome e alla sua vita originale di francese nato, cioè Monsieur de Pouvoirville, confermando che il Taoismo cinese è strettamente correlato alla nascita nella razza cinese e testimoniando le parole di René Guénon nel libro postumo Iniziazione e Realizzazione Spirituale, che diceva: “Se una persona nata in Occidente desidera migliorare la sua condizione spirituale, non ha altra scelta che abbracciare l’Islam”. In questa semplice frase c’è una logica molto alta. Prima di tutto, l’Islam è la scelta naturale per chi è nato in Occidente, perché l’eredità dell’Occidente proviene dalle religioni semitiche (Ebraismo e Cristianesimo). Essendo l’ultima religione rivelata, l’Islam è la religione più completa e viva resa disponibile da Allah SWT all’umanità presente, essendo HHH Muhammad, SAWS, il primo e l’ultimo delle manifestazioni, significa che l’Islam è il più vicino alla Tradizione Primordiale di cui René Guénon parlò ampiamente nelle sue opere. Ma essendo l’Islam così vicino alla Tradizione Primordiale, rende l’Islam una religione universale senza limiti di razza e classe sociale, richiedendo “solo” la comprensione di due concetti: 1- Non c’è altro dio che Allah SWT 2- HHH Muhammad, SAWS, è l’Ultimo Messaggero di Allah SWT Abbiamo usato volutamente le virgolette per l’avverbio “solo”, perché quel “solo” è esclusivamente possibile per la Misericordia di Allah SWT, poiché è Lui che apre il cuore all’Islam a chi Vuole. Ai cari visitatori di questo sito web e di queste pagine, consigliamo di considerare che non c’è altro cammino da percorrere che il cammino della Verità, l’Islam è la verità finale.
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